Era necessario creare un’architettura di marca per i brand in possesso del cliente, in maniera da dare vita ad un’offerta commerciale più chiara e che valorizzasse al meglio la storia e l’identità di ciascun brand, ovvero Roto e Cobra; i due brand convivevano nello stesso catalogo, e alcune categorie di prodotto travalicavano i confini semantici dell’uno e dell’altro.
Sono partito quindi dall’analisi dell’offerta complessiva dell’azienda, individuando due macro categorie di prodotti: accessori per bici e prodotti per la cura della bicicletta. Da qui sono passato ad associare a ciascuno dei due brand la categoria merceologica più affine alla sua storia: accessori bici a Roto e prodotti per la cura della bicicletta a Cobra.
Questa scelta è stata operata perché Roto è da sempre un brand riconosciuto per la produzione di accessori, principalmente plastici, per bicicletta (carter, parafanghi, borracce, portaborracce etc). Cobra, invece, è un brand la cui storia era legata alla produzione di utensili per la manutenzione della bicicletta; utensili che da tempo non sono più presenti nel catalogo.
Da qui la scelta di valorizzare la componente della cura, semanticamente molto vicina alla manutenzione riuscendo quindi a capitalizzare il significato storico del marchio.Questa è stata la prima fase: la definizione dell’identità dei due brand esistenti.
Questa è stata la prima fase: la definizione dell’identità dei due brand esistenti. La seconda fase è coincisa con la creazione della linea prodotti Roto Evo, distinzione necessaria per differenziare l’offerta OEM da quella retail, fino ad allora coincidenti. Sfruttando l’impegno nel ciclismo professionistico dell’azienda, in quanto partner tecnico del team Drone Hopper – Androni Giocattoli, è stata creata la linea prodotti Roto Evo, che da una parte recupera l’eredità di Roto e la unisce con l’esperienza del mondo corse, proponendo un’offerta di prodotti dalle performance superiori, destinati alla distribuzione al dettaglio.